ADDESTRAMENTO DEL CANE DA FERMA

Da: Gianni Giannini
Inviato:martedì 17 maggio 2011 8.56.18
A: oscarpizzato@live.it
Salve sig. Oscar, visto che lei in uno dei suoi blog dice che ci possiamo rivolgere a lei per un qualsiasi dubbio, io le vorrei fare una domanda. Ho due setter inglesi di 20 mesi , non nego che sono molto contento di loro. Nella scorsa stagione mi hanno già fatto incarnierare qualche quaglia prima e poi anche qualche beccaccia. Ma ecco la domanda: io a primavera li sciolgo nei campi addestramento come la maggior parte di noi, anche perché i miei posti non sono buoni per il ripasso, e qui mi fanno molto arrabbiare perché si divertono ad inseguire rondini e allodole a perdifiato. Mi devo preoccupare?? Oppure c’è anche un rimedio da mettere in atto. La prego sia così gentile da darmi un  consiglio dall’alto della sua esperienza. Saluti Gianni Giannini.

P.S. Le allego una loro foto in ferma su starne a Colfiorito.

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Caro Gianni,

preferirei che ci dessimo del “Tu”, da buoni appassionati setteristi.

Ho notato con piacere i Tuoi interrogativi e posso confermarTi che la materia non mi è affatto nuova, anzi. Infatti molti dei miei amici, conoscenti, clienti ed altri ancora, soprattutto nei periodi di “stop” della Caccia [ma non solo in quelli], si trovano a dover affrontare le stesse situazioni che mi hai descritto.

Pur non conoscendoTi di persona e non avendo nemmeno coscienza dei Tuoi comportamenti né delle Tue abitudini o delle Tue basi per quanto riguarda l’Arte Venatoria, in particolare coi Cani da Ferma, inoltre pur non avendo potuto osservare «dal vivo» i Tuoi Due Giovani Ausiliari all’Opera [come e quando Cercano, come e quando si Muovono, etc. etc.], credo di avere le competenze sufficienti e la dovuta esperienza per darTi qualche consiglio, qualche annotazione o almeno qualche “dritta” relativa.

Analizzando il Tuo messaggio, mi sento innanzitutto di dover commentare così:

·         Essere soddisfatti dei propri Ausiliari, di come Operano e di come si Comportano, è già un buon punto di partenza

·         Per di più i piaceri legati al carniere ottenuto, almeno per un Cacciatore, sono un ulteriore pregio

Descrivo invece di seguito le mie annotazioni ai contenuti della tua mail:

1] Lavorare “sul Terreno” direttamente con Due Esemplari di Giovane età, intesi contemporaneamente, è impossibile per tutti

2] È per forza necessario in alcune occasioni, ma di certo non sempre, Lavorare un Giovane Soggetto in coppia con un Esemplare Adulto e Maturo “adatto”, tanto Sicuro quanto Perfetto, e non si potrebbe nemmeno pensare di fare altrimenti, se non altro per ciò che riguarda il rispetto e la realizzazione della “Ferma di Consenso”. A tal proposito Ti invito a guardare il video che trovi cliccando sul link di seguito:

http://www.youtube.com/watch?v=oxoKZJrWrkg

3] Portare un Ausiliare – sia Adulto che Giovane – sempre sugli stessi Terreni una o più volte la settimana, senza mai cambiarli o intervallarne la frequentazione, risulta essere senza ombra di dubbio più dannoso che appropriato. È importante che il Proprietario, così come l’Addestratore oppure il Dresseur, per principio ed in via cautelativa si organizzi acquisendo tesseramenti o permessi che possano fornire mobilità e variazione delle aree di “uscita”. Lo vivo io stesso sulla mia pelle [percorro in lungo e in largo l’intera l’Europa, facendo in media più di 120.000 km all’anno], e per poter seguire tale consiglio è indispensabile muoversi a volte anche per qualche centinaio di chilometri o più, ma queste purtroppo sono le regole “non scritte” e chi non si adegua di frutti sicuramente non ne raccoglie

4] Quando i paesi di residenza non sono buoni per il ripasso [caratteristica che comunque non sempre può risolvere i problemi: a volte, se non molto spesso, è molto meglio la Stanziale "Vera" seppur con qualche rischio… ma quando ci vuole ci vuole], diventa naturale e fondamentale poter utilizzare Campi di Addestramento preposti, anche se ciò non toglie che organizzandosi [senza dover spendere dei patrimoni…] non sia possibile trovare delle zone all’altezza della situazione. Lo so bene che questo suggerimento si aggiunge ad impegni già gravosi ma per quel che ne so non esistono soluzioni alternative

5] Che i Giovani Esemplari siano attratti dal rincorrere rondini ed altri uccelli non è una novità, anzi sarebbe grave il contrario, l’importante è intervenire in maniera radicale ed eliminare per sempre tali tendenze. Io? Io sono un pragmatico, cioè prediligo l’utilizzo del naso, dell’olfatto in sé, mettendo al bando a tutti gli effetti persino il giochetto “della farfalla” [non l’ho mai capito né mai accettato, e mi sono sempre chiesto a chi servisse… chi si diverte di più, il Cucciolo o il Proprietario?!], poiché rimuovere il difetto del “Fermare a Vista” così “guadagnato”, risulta senz’altro più problematico di qualsiasi altro difetto in un Giovane Esemplare. Fra gli altri, uno dei possibili metodi da utilizzare e che Ti consiglierei, sebbene in modo intervallato, è quello di far “incontrare” l’Aspirante Ausiliare nel fitto di un bosco, dandogli così l’opportunità di comprendere che nello “sporco” sono presenti più Selvatici che nei pascoli, al pulito: così facendo il Giovane Allievo impara nel frattempo ad utilizzare soprattutto il tartufo, non la vista. Se poi i Terreni che Tu sei abituato a frequentare non presentano aree boschive, Ti inviterei a darti da fare e… cambiare subito zona o località

Per non dilungarmi troppo nella risposta, dal momento che ci sarebbe da scrivere un Libro intero in merito alla tua e-mail, con orgoglio vorrei completare quanto sopra esposto riportandoTi alcuni passaggi che reputo importanti, senza dubbio fondamentali per chi ha nel sangue la Passione per il Cane da Ferma, naturalmente in relazione al suo Addestramento.

I seguenti contenuti, che condivido appieno anche se non alla lettera, sono tratti dalla 15ª Edizione del Libro “ADDESTRAMENTO DEL CANE DA FERMA” di Felice Delfino [un Vangelo Cino-Tecnico-Venatorio oserei dire] e più precisamente dal capitolo intitolato “In caccia col fucile” [Ed. Olimpia]:

«Assai comune fra i cacciatori è l’illusione di poter fare più grosso carniere cacciando con due o più cani anziché con uno solo. Finché si tratta di quaglie, due o più cani potranno forse scovarne un maggior numero, tanto più se si tratta della caccia alle quaglie in arrivo sulla spiaggia mediterranea, in certi tratti montuosi coperti da cespugliato duro e nei tomboleti molto coperti; ma di regola, a caccia di starne, pernici, fagiani, beccacce e beccaccini un solo cane rende sempre al carniere più che non due, tre o più cani insieme.

L’intolleranza di un altro cane che lavori nelle vicinanze è tutt’altro che caso raro; la maggior parte dei cani da ferma, non riesce a lavorare con la consueta efficacia di azione quando si trova in vista di altri cani in cerca.

Cani che di solito cercano con giudizio, che avanzano prudenti sulla guidata, che tengono solidamente la ferma e si mantengono corretti al frullo ed allo sparo, si alterano per gelosia vedendo un altro cane in cerca nelle vicinanze.

Si abbandonano alle filate disordinate e rettilinee in corsa di sopraffazione, sfrullano, rincorrono e si fanno sordi ai richiami del conduttore. Riportano col dente duro e molto spesso quest’azione degenera in cruento conflitto.

Nel caso di azione che richieda l’impiego della massima cura per avvicinare un selvatico leggero oppure per scovare un selvatico al coperto, attaccatissimo al terreno, molti cani che lavorano da soli farebbero buon uso delle loro risorse di scaltrezza e riuscirebbero a buon fine, alla presenza di un altro cane si distraggono e cadono facilmente nell’insuccesso.»

Di mio aggiungo – e con ciò concludo – che concordo su tutto con l’Autore, tranne sull’utilizzo paventato dell’Ausiliare Singolo, anzi tutt’altro: da sempre e dovunque quando descrivo e racconto le mie Esperienze Venatorie, consiglio di servirsi immancabilmente della Coppia di Ausiliari Canini [se non addirittura di più di due in alcune occasioni…], ma deve trattarsi per forza di Esemplari “perfetti e rispettosi” fra loro, in ogni ambiente ed in ogni situazione. Di norma ciò è difficile da ottenere con Soggetti Giovani, ancor più se di pari età.

Per darTi un’idea Ti invito di nuovo a guardare il video che trovi cliccando qui o sul link di seguito:

http://www.youtube.com/watch?v=oxoKZJrWrkg

Spero di esserTi stato utile e con l‘occasione Ti saluto cordialmente.

A disposizione

P.S. Allego una foto dei miei gioielli, fermano un po’ in piedi ma mi accontento. [Gianni Giannini]