CAMMINARE

Estratto dal libro: “CAMMINARE” (titolo originale: WALKING), 1863 di Henry David Thoreau

“É andato via”, disse Robin,
“Sono l’ultimo qui;
Resisto solo di caccia
Al male che mi fanno.”

Penso di non poter conservare la mia salute ed il mio spirito, a meno di non spendere un minimo di quattro ore al giorno — e in genere di più — girovagando per foreste, colline e campi, assolutamente libero dagli impegni del mondo.

[…] QUANDO QUALCHE VOLTA ricordo che i meccanici e i negozianti sono nelle loro botteghe per tutta la mattina, e anche per tutto il pomeriggio, seduti con le gambe incrociate — come se le gambe fossero fatte per essere seduti su di esse e non per stare in piedi e camminare — penso che molti di loro meritino qualche credito per non aver mai pensato cosi a lungo al suicidio.

Io, che non posso stare nella mia camera per un solo giorno senza arrugginirmi, e quando qualche volta scappo per una passeggiata, alle undici del mattino o alle quattro del pomeriggio, troppo tardi per recuperare la giornata, quando le ombre della sera cominciano a mescolarsi con la luce del giorno, mi sono sentito come se avessi commesso un peccato di cui dover espiare — confesso che sono stupito del potere della pazienza nel non dire niente circa l’insensibilità morale dei miei vicini che si confinano in negozi ed uffici l’intero giorno, per settimane e mesi, sì, e anni quasi tutti insieme. Non so in che modo vivano di questo — seduti lì, ora, alle tre del pomeriggio, come se fossero le tre del mattino. Bonaparte può parlare del coraggio delle tre del mattino, ma è nulla rispetto al coraggio di chi può sedere allegramente a quest’ora del pomeriggio di fronte a uno che avete conosciuto tutto il mattino, affamato davanti ad una pietanza, a cui siete costretti da qualche forte legame di simpatia. Mi meraviglio cha verso quest’ora, o a dire tra le quattro e le cinque del pomeriggio, troppo tardi per i giornali del mattino e troppo presto per quelli della sera, non ci sia un’esplosione generale  udibile su e giù per la strada, che disperda una legione di nozioni antiquata e imparata in casa, e capricci che arieggiano ai quattro venti cosi che il male curi se stesso. [...]