Frutti di Montagna

In un post precedente ho già avuto il modo e la soddisfazione personale di raccontare la “consegna” dell’Esemplare di razza Setter Inglese OPPIS FLICK [detto DICK] all’Amico e Collaboratore Gianmario “Gimmy” Franchina, che in quel momento era così desideroso di provarlo da uscire subito il giorno dopo nei fantastici Terreni di Crode Rocciose di Vertova [BG], assieme al suo “BENGY”.


Al rientro dalla prova, essendo rimasto a dir poco stupefatto dai risultati appurati in giornata, tanto da “immortalarli” in Scatti Fotografici per lui inconsueti, mi ha contattato immediatamente, appena gli è stato possibile.

Conoscendo io stesso molto bene OPPIS FLICK, in seguito ad attente valutazioni sul Cane e ancor più sull’uomo [che per me rappresenta ogni volta il “Rebus” più difficile da risolvere…], ho considerato che la scelta effettuata costituiva senz’altro la miglior soluzione per accontentare un Amico ed ottenerne qualche Credito di Fiducia nei confronti del mio Allevamento.

Nelle settimane successive tutto lasciava intendere che il cliente fosse soddisfatto, almeno in apparenza, ma purtroppo non avevo ancora fatto i “conti con l’oste”… e cioè proprio con Gimmy!!!

Verso metà marzo 2011, un lunedì mattina come di consuetudine Gimmy mi chiama [nei fine settimana di solito si occupa di "Allenare" gli Ausiliari e nei giorni seguenti mi fa sapere com’è andata], ma al mio saluto scherzoso al telefono risponde con un “mutismo” assoluto.

Avendo ormai imparato con che “ Bestia” ho a che fare, capisco senza tanti giri di parole che qualcosa non va ancora e gli chiedo:“Cosa c’è Gimmy? Dimmi cos’é successo per favore.”

Visto il continuo mutismo, gliel’ho richiesto nuovamente: “Che succede Gimmy?”

Dopo aver emesso un “Sospirone” simile a quello che fanno i Tori prima di “caricare” il Torero nell’Arena, mi dice:“Un disastro. È accaduto uno Tsunami Cinofilo… un macello direi!”

Cosa intendi,? Dimmi pure non farti problemi.

“BENGY e FLICKha esclamato in piena cantilena Bergamasca “mi hanno fatto fare una figuraccia tale col Presidente, che mai avrei immaginato di sopportare nella mia vita… io pensavo di avere un Cane Buono per poter prendere più Beccacce, un Cane Capace, Specialista, un Cane che la Selvaggina la Conosce e la sa Trattare e fidandomi di te e della tua Esperienza ora mi trovo più scarso di prima.” Un Fiume in Piena: “Una Vergogna Pazzesca, a dir poco. Questa Coppia di Cani non vale proprio niente.”

Cercando di riportarlo alla calma, sono rimasto molto sereno ed accomodante: “Raccontami qualcosa di più, affinché io possa capire meglio.”

Credevo di possedere già un Cane Discreto” mi ha risposto Gimmy “e di averne aggiunto Uno di Maggior Qualità, Uno Buono e Capace attraverso il tuo operato, invece dopo qualche settimana sono qui a rodermi il fegato perché il mio discreto BENGI è diventato Deficiente e OPPIS FLICK non sa più cosa significhi essere Un Cane da Caccia Specialista…  molto probabilmente io non sono capace di  guidare le Ferrari – come le definisci tu – forse devo accontentarmi delle Cinquecento…”

Scusami se insisto Gimmy, lascia perdere tutti questi discorsi inutili. Ora per favore cerca di spiegarmi nei dettagli cosa è avvenuto, in modo che anch’io possa valutare i Fatti e darti una Risposta, possibilmente un antidoto che per conto mio sia il più opportuno. Spiegami tutto dall’inizio, te lo chiedo ancora per favore.

“Cosa vuoi che ti spieghi, ho Due Cani del …zzo. Sono inutilizzabili per la Caccia, almeno per quella di pregio direi, quella praticabile nelle mie Montagne” ed altro, che per la terminologia utilizzata non voglio riportare. “Piuttosto sono io a chiederti una spiegazione. Secondo te, dal momento che tu sai sempre tutto, cosa dovrebbe fare un Cane Valido trovandosi altri Due Esemplari pochi metri davanti a sé – uno in Ferma e l’altro in Consenso – mentre io e il Presidente cerchiamo di Servirli?”

Beh, facilissimo e ovvio. Deve Rimanere “di Gesso”!

“Lo pensavo anch’io, credevo dovesse essere proprio così, invece quando siamo passati davanti a FLICK, il cane ha compiuto alcuni passi a Rallentatore, fino a Superare l’altro che era in fase di Consenso. Così BENGY, sebbene non fosse coinvolto,  sentendosi pressato da dietro ha reagito come fa sempre in queste occasioni, Rompendo la Ferma e Caricando il Selvatico. Un Disastro vero e proprio. Quando avevo un solo Cane, quasi ogni volta che uscivo sul Terreno ritornavo avendo visto qualche Selvatico e più di qualche Ferma. Da quando ne ho Due non succede assolutamente più, sembra che BENGY si sia dimenticato come si fa. È vero che anche con gli altri Cani che incontra in Montagna, quando è in Ferma e se si sente pressato, Carica senza pensarci due volte. È una Sua Caratteristica, per cui sono gli altri che devono adeguarsi… almeno io credo sia così…”

Chiaramente i termini usati da Gimmy non erano proprio questi, ma siccome i concetti espressi venivano ripetuti fino alla nausea ho creduto giusto rispondergli in modo pacato: “Bene, se desideri e accetti il “mio” di parere, potrei già dirti cosa fare, dove intervenire e come procedere, ma visti i risultati sin qui ottenuti, soprattutto con OPPIS FLICK sul quale potrei mettere le Mani sul Fuoco…”

Scusa se ti fermo ancora” mi ha interrotto Gimmy “ma anch’io ero convinto di lui, poiché l’ho visto con i miei occhi e so cosa è capace di fare,  sin dai primi giorni che l’ho avuto con me, ma poi è peggiorato continuamente, uscita dopo uscita…”

Lo credo bene, con un Compagno di Coppia come BENGI non potrebbe essere diversamente, comunque ad ogni buon conto cerco di organizzarmi il Lavoro in modo da passare da quelle parti il prossimo fine settimana o quello successivo, e poi verrò da te di persona, per uscire assieme coi tuoi Cani. Vedrai che con l’intervento della Mia di Mano tutto si sistemerà definitivamente.

“Voglio proprio vedere cosa sarai capace di fare. Secondo il Presidente ed anche secondo me, questo volta farai un enorme buco nell’acqua.”

Al termine della telefonata ci siamo salutati [io tranquillo come sempre, mentre l’incazzatissimo Gimmy era “Gelido che più Gelido non si può”] rimanendo d’accordo che lo avrei ricontattato io stesso.

Il 24 marzo 2011, riuscendo a combinare il mio “puzzle” di Programmi e Appuntamenti per il giorno dopo, in parte previsti in Lombardia ed in parte in Piemonte, ho avvertito Gimmy che al rientro serale verso casa sarei riuscito ad arrivare da lui intorno alle 19:00, per poi passare la notte in zona e presentarmi puntuale alle 05:15 all’appuntamento del mattino seguente, nel piazzale di fronte alla Sua Officina.

Avendo ricevuto conferma, la sera del 25 marzo sono arrivato all’incontro come da accordi, ma non sono riuscito a trovare Gimmy in nessun modo nemmeno al telefono, cosa che mi ha inizialmente molto disturbato, se non altro perché un ospite è pur sempre un ospite in ogni occasione, ma considerando che l’Amicizia Vera fra persone non ha limiti, ho pensato che era meglio lasciar perdere.

Dopo aver Sfamato e Liberato i miei Fidi Ausiliari per le loro esigenze fisiologiche [avevo approfittato per allenarli quella stessa mattina] in un’area idonea, come da Programma ho cenato alla Pizzeria San Lorenzo di Vertova e poi sono andato a riposarmi all’Hotel Serenella di Gazzaniga [BG].

Alle 04:30 ero già in piedi e appena pronto mi sono diretto col Furgone sul luogo dell’appuntamento, non prima di aver  fatto una minima Colazione in un Antico Bar del posto, per affrontare nel migliore dei modi la faticaccia che mi aspettava.

Finita la colazione, sono risalito sul mio Furgone e dopo poche centinaia di metri, in maniera piuttosto strana vista l’ora, ho sentito squillare il telefono. Ho controllato ed erano le 05:12, per cui ho immaginato senza ombra di dubbio chi potesse essere e mi sono chiesto: “Ma cosa vorrà a quest’ora?”

Ho subito riconosciuto il vocione di Gimmy che mi diceva: ”Oscar, dove sei?”

Sono vicino alla tua Officina, in tre minuti arrivo.

E lui seccato: “Dai! Sbrigati che qui si fa giorno!”

Ho cercato di comprenderlo, tenendo a freno la lingua e resistendo al normale tentativo di reagire, e ho chiuso la telefonata.

Non ho fatto in tempo ad appoggiare il telefono che già stavo parcheggiando nel grande piazzale di fronte all’officina di Gimmy. Ho aperto lo sportello e sono sceso, chiedendo dove poter mettere il furgone per non creare fastidi e l’Incazzatissimo Bergamasco mi ha risposto: “Spostalo più a destra, qui a fianco! Dai, fai presto che orami è giorno!”

Non ho potuto fare a meno di ribattere, anche se in maniera educata: “Beh, io sono in orario perfetto. Sono le 05:14 e considerando che non abito proprio a Bergamo, visto che l’appuntamento era fissato per le 05:15 non potevo  fare di meglio” poi, reputando del tutto inutile continuare e mordendomi ancora la lingua, ho preferito rimanere zitto. “Che Cani ti sei portato?” gli ho chiesto.

Solo FLICK! Chi vuoi che abbia portato?

Ho capito molto bene l’aria che tirava ed ho reagito standomene sempre in silenzio.

Ho fatto scendere il migliore dei mie esemplari, OPPIS RAHSS, e fra me e me ripetevo: “Ora iniziano le Danze e da Buon Ballerino di Liscio quale sono, vedremo proprio come andrà a finire questa vicenda…”.

Compiendo quasi automaticamente i miei gesti di routine, ho preso il mio immancabile Monospalla pieni di svariati Campani e chiudendo il Furgone sono salito sulla “freddissima” Panda 4X4 Verde di Gimmy.

Mentre salivamo verso le Cime delle Montagne, spesso con la “prima” ingranata per andar su tornante dopo tornante, com’era prevedibile ci siamo “Beccati” un po’ – sempre rimanendo nei limiti – e nel tragitto lungo la ripida stradina, molto vicino al punto di parcheggio, abbiamo avuto la fortuna di osservare un Uccello Colorato che speravamo di re-incontrare poco dopo in compagnia dei Nostri Ausiliari.

Gimmy ha subito cercato di affiancarlo con l’auto ma ovviamente appena ci siamo avvicinati l’Uccello ha spiccato il volo ancor prima di potersi trovare in “pericolo”, lanciandosi verso il fondovalle.

Nemmeno questo piccolo avvenimento ci ha allietato gli animi, né ha diminuito il nervosismo, per cui – finalmente giunti alla partenza – senza tante parole abbiamo fatto scendere gli Ausiliari e dopo aver estratto dal mio Zaino il Campano che secondo me avrebbe dato i miglior risultati, abbiamo iniziato la risalita lungo le Sontuose “Crode” Sovrastanti che sembrava quasi volessero “punirci” entrambi, schiacciarci come due minuscoli moscerini.

Attraversando trasversalmente la Montagna, sulla mia destra Gimmy ha cominciato la giornata maledicendo l’incolpevole OPPIS FLICK che a sua volta reagiva sempre più stordito e confuso sia nei Movimenti che nell’Azione di Cerca, mentre il mio Fido e Sapiente Ausiliare, sentendosi come al solito a suo agio [i Cani - tutti i Cani – capiscono perfettamente lo stato d’animo di chi li concuce, perciò nel bene o nel male si comportano di conseguenza], dopo poche centinaia di metri ha intrapreso una Guidata Mozzafiato, accompagnata da una Filata Armonica che avrebbe lasciato a bocca aperta anche il più Esperto dei Cani dal Pelo di Seta e tutto questo in salita, fino ad arrivare più in alto in una Statuaria Ferma, Perfetta anche Stilisticamente come di sua consuetudine.

Da parte sua OPPIS FLICK in quegli istanti era lontano ma appena accortosi della ferma di OPPIS RAHSS ha dapprima rallentato e poi si è avvicinato un pò fino ad immobilizzarsi definitivamente; un’azione di certo non corretta ma nemmeno del tutto fuori luogo. Comunque io sono rimasto zitto, lasciando a Gimmy le sue imprecazioni.

Infastidito dal comportamento di Gimmy e non volendo litigarci, ho intuito dai movimenti di OPPIS RAHSS che il Selvatico “non era più presente e che vi aveva solo passato la notte” [le “Fatte” lo confermavano] ed ho invitato di conseguenza il mio Ausiliare a “Rompere la Ferma”.

Contemporaneamente sono sceso per una cinquantina di metri e mi sono spostato ancora più a destra, richiamandolo con alcuni sibili, quasi impercettibili.

In quel momento sono riuscito a percepire una Serie Ritardata di “Richiami” che provenivano dalla Base della Crosta Rocciosa posta più a lato, da tre, forse quattro componenti di un Gruppo di Pernici Colorate ed allo stesso tempo lo Scrocchiare di un paio di Galli Forcelli, viceversa collocati sulla sinistra, molto vicino ai limiti del Valico lì presente.

Per varie ragioni ho preferito non rivelare nulla a Gimmy che era impegnato a salire, e non sentendo più il Campano di OPPIS RAHSS, ho iniziato a cercarlo lungo la Gola segnata sul Terreno, poco davanti a me.

Percorsi pochi metri, in prossimità dello Spigolo Roccioso, l’ho finalmente intravisto e l’ho potuto osservare in tutto il suo significativo Stile da “lineare e magnifico” SETTER INGLESE, filare su un suolo ispido dietro un’usta¹ che a mio parere era dovuta allo Spostamento Mattutino delle già menzionate Pernici Colorate.

L’ho raggiunto evitando di provocare il benché minimo rumore e seguendo la Sua di scia, ho notato un pò dappertutto le altre “fatte” come avevo previsto poco prima, perciò l’ho incitato ancora a “Rompere” e Lui ha  reagito con grande leggerezza, come una piuma, Filando e Gattonando, e facendosi scorgere a non più di una ventina di centimetri da terra. Una vera delizia Cino-Tecnica che auguro di assaporare a qualsiasi appassionato, presto o tardi che sia.

Valutando le circostanze, ho pensato che quello che stavamo cercando avrebbe potuto trovare una Nuova Sistemazione molto più in alto e sicuramente sulla nostra sinistra, per cui ho fatto segno a Gimmy e abbiamo proseguito salendo ancora il Valico montuoso.

Lungo l’irto cammino ho potuto gustarmi continue Azioni “a Tagliare” la Pendice della Montagna da parte del mio Splendido Ausiliare, che senza cercare pause riusciva grazie ai Suoi Felini Comportamenti a darci le indicazioni necessarie per portarci nella giusta posizione, là dove potevano essersi rifugiate le tanto anelate Pernici.

Infatti, appena giunto oltre il Valico, ai limiti dell’area di pertinenza del bellissimo Capanno Fisso lì presente, ho visto OPPIS RAHSS scomparire scendendo oltre lo Spigolo in direzione ovest, verso il fondovalle [proprio dove lo scorso Autunno avevo raccolto l’amatissimo Ciclamino Portafortuna che circa 60 metri più sotto mi permise di assaporare insieme a Gimmy le “Ferme” di OPPIS TARHO e di BENGY, e di guadagnare la prima “Coppia” di Fatate Regine] e mentre cercavo di valutarne la reale posizione, mi sono accorto che una Femmina di Capriolo – che ne aveva presagito il passaggio udendo l’eco del Suo Campano – quatta quatta era sgattaiolata via e si era diretta, senza volerlo, dritto verso di me, per poi svignarsela a perdifiato tra le piante di faggio nella Gola sottostante appena è riuscita a scorgermi.

Osservando il mio comportamento di fronte alla Femmina di Capriolo, OPPIS FLICK, che in quel preciso istante era al mio fianco, è riuscito ad intravedere a sua volta l’animale e per naturale istinto si è lanciato al suo inseguimento, rimanendo sordo ai vani richiami di Gimmy. Quest’ultimo, cogliendo l’occasione [non gli pareva vero di riceverla così su un piatto d’argento…] mi si è rivolto subito da dietro dicendo: “Altro che non segue i Caprioli… se riesce a prenderli se li pappa pure…”

Ed io a lui: “Non mi dirai che avendola avuta davanti agli occhi e con lo scatto che la Capriola ha compiuto scendendo, non gli è permesso nemmeno di soprassedere agli insegnamenti ricevuti, almeno fino a quando la potrà rivedere fra le piante. Io credo che neppure i Santi in Paradiso siano perfetti”.

Abbiamo atteso ambedue affiancati sul sentiero il ritorno di OPPIS FLICK e nel vederlo risalire quasi subito, fra le immancabili invettive del Suo Conduttore, ho deciso di portarmi lentamente ed in silenzio dove prevedevo che lo stesso OPPIS FLICK si sarebbe introdotto, poiché le Masse di Roccia che ci separavano non gli avrebbero permesso altra scelta.

Appena l’ho avuto di fronte, l’ho ingannato fingendo una carezza e sono intervenuto proprio come avevo visto fare per la Prima Volta a mio Nonno Massimo circa quarant’anni fa… “Passato il Vescovo” – si dice dalle mie parti – tutto si sistema come previsto e nel pieno rispetto delle Regole Comportamentali.

Percorsi forse 200 metri in costa, non abbiamo fatto in tempo a passare sul retro della “Baita Bliven Basso”, che l’immancabile Gesto Artistico Venatorio del Funambolico OPPIS RAHSS ci ha permesso di verificare se il mio intervento fosse stato “risolutore” o semplicemente un “rimedio temporaneo”: difatti, poco oltre la Recinzione di Filo Spinato di fronte a noi, il mio Splendido Setter Inglese si è eretto nuovamente in una Stilistica Ferma puntando espressamente verso la Base dell’Immensa “Croda” Sopra a noi caratterizzata da uno Sparuto Bosco intermedio, a 100 o forse 110 metri di distanza.

Ho acceso subito la videocamera cercando di salire al Suo fianco mentre lo filmavo.

Vista la notevole pendenza del Terreno e la concomitante presenza di erba “impaccata” a causa della neve caduta nelle settimane precedenti, sono scivolato prima una, poi due e infine una terza volta, ma senza cedere e appena giunto in posizione al fianco di OPPIS RAHSS, ho fatto cenno a Gimmy di salire anch’egli affiancandolo, per poterlo Accompagnare nella Guidata seguente, fintantoché io cercavo di filmare nel migliore dei modi l’intera incantevole azione.

Rivolgendo lo sguardo sulla mia destra, ho notato OPPIS FLICK seguire la scia Imposta dal mio Ausiliare OPPIS RAHSS una cinquantina di metri più in alto, incapace di vedere alle sue spalle il nostro “Immobile Trio”.

L’ho visto “entrare” nello Sparuto Boschetto osservato in precedenza e dopo pochi attimi ho iniziato a sentire il suono del Suo Beeper, solo per pochi istanti, poi nel silenzio si è involata una Coppia di Pernici Colorate che ho provato a riprendere come meglio ho potuto.

Ho taciuto, ascoltando le infinite imprecazioni del solito Gimmy rivolte più a me che all’Ausiliare, e ho lasciato letteralmente “sfogare” il suo tangibile entusiasmo, la sua eccitazione conseguente, attendendolo poco più in là, su un Passaggio Obbligato.

E Gimmy passando, questa volta era ammutolito, assolutamente Zitto.

La giornata sembrava di quelle “giuste”, una di quelle che vorresti avere sempre a disposizione ma che solo raramente si realizzano, mentre Gimmy da oltre un’ora continuava a lamentarsi: “Fra mezz’ora devo tornare alla macchina… devo andare dal dentista…”.

Avrei voluto rispondergli che “i Cani non riesco di certo a Correggerli e Sistemarli a Comando, ma esclusivamente a seguito di un’Opera Professionale tranquilla e pacata, senza inutili orpelli e soprattutto con l’occasione di incontrare Selvaggina – possibilmente di Estrema Qualità – Selvatici Unici in Ambienti eccezionali benché Difficili”, proprio come quelli che in quel momento stavamo calpestando… poi però ho preferito lasciar perdere ancora una volta e concentrarmi su quello che mi ero prefisso fin dall’inizio: dimostrare a Gimmy che il “vero” OPPIS FLICK era esattamente l’Ausiliare che “io” gli avevo proposto, “io” gli avevo consigliato e che sempre “io” avevo avuto modo di fornirgli agli inizi del Febbraio precedente, null’altro.

Fortunatamente, quando hai il vantaggio avere con te dei Fuoriclasse in ogni tipo di ambiente, il Programma Operativo da che si dovrebbe seguire è praticamente già fatto e sotto questo aspetto potevo affidarmi anima e corpo alla Complicità dell’Immenso OPPIS RAHSS, che qualche centinaio di metri più a Monte – pur di traverso all’infinita Costa Pendente – stava ancora avventandosi dietro l’usta¹ lasciata da un’altra Coppia di Splendidi Volatili Colorati e adesso ci attendeva in maniera Statuaria nella Classica Posa del Setter Inglese “Puro Sangue”.

Ad accorgersene a dire il vero è stato Gimmy, mentre io, che subito dopo ho ricominciato a filmarlo per poterlo ammirare comodamente in seguito nel salotto di casa in compagnia di “Amici Veri”, avvertivo poco più in basso la perfetta azione di Consenso di OPPIS FLICK.

Per non lasciare nulla al caso ho invitato il Suo Conduttore Gimmy a raggiungerci, per “poter così scoprire” in che modo e con quali modalità lo stesso Gimmy sarebbe intervenuto sull’Azione in Pieno Svolgimento.

Infatti, invece di ritenersi soddisfatto per come si stava evolvendo la situazione, Gimmy si è girato nervosamente verso di me ripetendomi ancora una volta che “doveva andare dal dentista”, per cui sempre in maniera pacata e risolutrice gli ho risposto seccamente: “Sono partito dal Veneto a mie spese apposta per venire da te, stanotte mi sono alzato alle 04:30 e infine siamo venuti faticando sin qui sulle Alte Cime perché dicevi che l’Ausiliare che ti ho fornito – sulla Selvaggina, quella Vera – NON FERMA E HA ANCHE SMESSO DI CONSENTIRE. Ora che stiamo fortunatamente ultimando l’Opera Correttiva, dopo che l’ho dovuto perfino Castigare senza onore, hai il coraggio di dirmi che vorresti Rompere il Giocattolo per andare dal dentista? Beh lasciati dire allora, e senza rancore alcuno, che devi Cambiare Passione… da ora in poi vai a Pescare invece che andare a Caccia! E per di più lascia perdere i Cani da Ferma”.

Capendo di aver sbagliato a comportarsi, Gimmy non mi ha nemmeno risposto e allo stesso tempo tentava “di porsi davanti” al correttissimo OPPIS FLICK, tagliandogli con ciò “di netto” la Visuale così come il “Canale Olfattivo” che, aiutato dalla brezza, lo teneva altresì “in contatto” sia col Collega di Coppia OPPIS RAHSS posto più in alto, che con i Selvatici presenti.

Poiché lo stavo “attendendo al varco”, ne ho approfittato per apostrofarlo duramente, come si fa con un alunno delle Elementari, poi l’ho invitato – anzi l’ho “obbligato” – a scendere sul Fianco, a Lato del medesimo Ausiliare, senza far Rumore [un’impresa più facile a dirsi che a farsi con l’amico Gimmy], passandogli dietro per Affiancarlo da Vicino e successivamente da Sopra. L’ho incitato “a Toccarlo, ad Accarezzarlo” [finalmente, avrebbe detto OPPIS FLICK] e contemporaneamente a verificare se “mai” l’esemplare si sarebbe “mosso di Sua volontà” da quella Impietrita Posizione, cercando di “spingerlo” leggermente da dietro.

Ad ogni mossa, il mio Collaboratore bergamasco mi guardava diritto negli occhi e pareva voler dire: “scusa a te e ad OPPIS FLICK”.

Così, sentendomi Pienamente Soddisfatto come volevo essere sin dal principio del nostro rapporto nei confronti di un “Vero Amico”, l’ho invitato ancora ad “Abbandonare” l’Ausiliare che era in Posizione di “Consenso”, per portarsi viceversa su quello che si trovava in “Ferma”.

“Impossibile, rovinerei tutto ora” mi ha risposto GimmyFLICK caricherebbe di certo.”

Conosco i miei Cani come le mie tasche, per cui puoi stare certo che da oggi in poi, se avrai l’umiltà di seguire le mie indicazioni e i miei consigli, non avverrà mai più quello che mi hai raccontato, almeno finché non gli affiancherai altri Ausiliari fondamentalmente Scorretti.

Non credendo alle mie parole, anche se cercava di non farmelo capire, Gimmy si è portato senza nessuna precauzione, senza accortezza e senza alcuna eleganza sul pazientissimo OPPIS RAHSS che si trovava più in alto e – chiaramente seguendo le mie specifiche indicazioni – lo ha invitato a Guidare, seguendo passo passo quanto io stesso gli stavo dicendo: “Mentre cammini, cerca di tenere d’occhio le movenze ritmiche di OPPIS FLICK, così potrai finalmente capire con che Esemplare avrai a che fare in futuro”.

Come previsto, ad ogni azione dell’amico Bergamasco, tutta la procedura ha potuto svolgersi regolarmente sia per OPPIS FLICK che per OPPIS RAHSS, quasi fossero legati da un’invisibile Filo Conduttore che li faceva comunicare tra loro, via via fino all’involo finale delle ricercate Abitanti di quelle splendide Montagne, Posti Incantevoli e da Sogno per chi Ama le Cime, le “Crode” più Irte e più Alte.

Al termine dell’azione, io per primo mi sono sentito in dovere di mettere una pietra sopra ai nervosismi che purtroppo erano nati tra Noi due, poiché la bontà, la genuinità e la schiettezza assolutamente naturali che caratterizzano Gimmy “sempre e dovunque”, non possono danneggiare in alcun modo la Nostra Collaborazione Operativa e men che meno la Nostra Salda Amicizia.

Inoltre ho voluto ripetergli per l’ennesima volta una cosa: “Vedi Gimmy, mi auguro che per te e per le tue necessità future gli eventi di oggi ti portino a comprendere e altresì ad apprendere che i Cani, tutti i Cani, riescono a dare tutto quello che sanno, ogni loro qualità, ogni loro istinto, solo se il loro Conduttore riesce a sua volta a comprenderli appieno, a seguirli, ad assecondarli – nei limiti permessi – con il cuore oltre che nei fatti, il cuore passionale di chi sa dimostrargli Reciproco Rispetto e Amore. Io, per quanto mi riguarda, mi sento e mi sono sempre sentito nei loro confronti, un Allenatore Cino-Venatorio, un Istruttore dell’Arte della Caccia, in particolare della  Caccia in Montagna che personalmente conosco e perseguo, niente di più”.

Tornando verso l’oramai famosa PANDA 4X4 VERDE, che in precedenza avevamo parcheggiata ai limiti del Campo di Addestramento, oltre ad aver scovato la presenza di una maestosa Fatata Regina del Bosco nascosta molto furbescamente all’interno di un bel Gruppo di Noccioli molto più a Valle, ho cercato di far entrare in modo amichevole nella testa di Gimmy numerose altre indicazioni, non per fare la parte di quello che sa tutto [come molti prevenuti che non mi conoscono affatto, nemmeno di persona, purtroppo mi definiscono] ma per esporgli le mie Esperienze, i miei Saperi, le mie Conoscenze, i miei “Segreti Professionali” e – se vogliamo dirla tutta – le mie Specifiche Istruzioni che possano essere in qualche maniera di futura utilità, anche per me stesso.

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Note:

  1. Odor della fiera passata, dietro al quale vanno i cani, onde “Ustolare” = aspirare avidamente alla preda [detto dei cani].