LA NUOVA TAVERNA “DEL CACCIATORE” [Parte II]

La scorsa Primavera sono stato coinvolto in “un’iniziativa” del tutto singolare, già descritta in un articolo precedente.

DA ALLORA SONO passate diverse settimane, perché per preparare, costruire, assemblare… dar forma, finire e rifinire tutte le molteplici componenti Stilizzate ed ancor più “personalizzate” — come ad esempio i preziosissimi inserti pietrosi — del progetto di Taverna per un mio amico Cacciatore… ci è voluto del tempo.

Inoltre, mi pare di assoluta “importanza” precisare, per correttezza, stimolo ed altresì per orgoglio personale, che “tutte” le fasi operative si sono potute realizzare “in casa”.

Sono quasi “obbligato” ad affermarlo, poiché in “rarissime” altre occasioni ad oggi, nelle mie ultra-cinquantennali Esperienze di “Vita”, avevo avuto modo di toccare con mano, direttamente, il …“prezioso” significato di parole come: UNITÀ, AMICIZIA E SOLIDARIETÀ FAMIGLIARE.

Difatti, sottacendo volutamente il “ruolo” del mio Amico e “collaboratore” Stefano, si sono rivelati indispensabili anche i fratelli, le sorelle ed i famigliari di Marta, Sua moglie.

Guarda il video:

Maurizio, il maggiore della numerosa “covata”, si è prestato per ciò competeva le Opere Idrauliche; Suo figlio Giacomo [anche ottimo “artista/suonatore” di Fisarmonica], ha fornito il proprio supporto per le varie Opere Murarie; Luca, il più “smanioso”, un uomo che davvero non sta mai fermo, un moto perpetuo “lavoratore”, si è occupato delle “finiture” Murarie e delle “canalizzazioni” Elettriche, in tutti le varie fasi di riordino succedutesi, oltre che delle ultime intelaiature del Rivestimento ligneo di “perlinatura”.

La sorella di Marta, Maria Grazia, oltre al sostegno “morale” e soprattutto di “umore” [mostrandosi “sempre” felice malgrado gli “eventi” della Vita…], ha “dato una mano” nel riordino, nella sistemazione e nella pulizia in genere ed altresì, assieme all’altra sorella Manuela [moglie del mio “collega tecnico” Leone], ha prestato servizio, fino a poco prima dell’inaugurazione “ufficiale”, nelle necessarie Pulizie di fine lavoro.

Un altro “pilastro familiare” è stato rappresentato dallo zio materno, Corrado: un “pozzo” di Vita!!… con la Sua “sapienza” Edificatoria nella messa in opera il Rivestimento “a spacco”, realizzato con l’accogliente e discreto marmo Giallo Reale veneto.

Ultima, ma non “ultima”, debbo nominare la Signora Palmira, madre di Marta, una donna in apparenza “fragile” ma in realtà molto determinata, nel carattere, nell’operatività e soprattutto direi nei “pensieri”, dimostrando una Vitalità Combattiva “coinvolgente” per tutti. Inoltre, va aggiunto un suo ulteriore pregio naturale, quello di essere senz’altro una Gran Cuoca: il ragù con cui prepara le Sue ricette in cucina non ha “paragoni”, senza parlare della “migliore” Lepre Alpina che io abbia mai mangiato… e questo detto da un discendente di Famiglie “Lepraiole”!

Un “personaggio extra” che desidero menzionare, è la mia paesana Donatella Cortese, con cui poco prima dell’inizio “della festa” ho  installato le Tende Ornamentali della Taverna e che a mia insaputa risiedeva da moltissimi anni da quelle parti, dopo aver “messo su” Famiglia proprio a Stoccareddo di Gallio… il caso ha voluto che non ci incontrassimo da più di vent’anni. A Lei mi legano i ricordi della Sua “storia” Famigliare: la sorella Gianna, il fratello Luciano ed in particolare il mio coscritto Raffaele “il rosso, pel di carota”, che all’età di 23 Anni, a causa della propria infinità bontà, della propria disponibilità senza limiti e della propria ingenuità… se n’é “andato”, pur rimanendo “sempre” nel mio cuore.

Tornando alla Taverna “Del Cacciatore”, la sera di  giovedì 15 Novembre 2012, dopo le ultime “installazioni” del Rivestimento di “perlinatura murale”, l’inserimento del Bancone di Lavoro a “penisola”, e del Tavolo con “panche” in legno, finalmente la raffinata ed elegantissima Opera Artistica, il “puzzle infinito” di Incastri ed Intarsi, si è perfettamente “composto”, o meglio… “concluso”.

Come Suo solito il mio Amico Stefano, pur mancando ancora alcune piccole finiture forse nemmeno visibili dagli inesperti, appena entrato in “contatto” con la Taverna “Del Cacciatore”, per non smentirsi ha dato il via ad un’incredibile INAUGURAZIONE.

Il pomeriggio l’abbiamo trascorso, “sopra tutti” gli stessi Stefano e Marta, radunando e preparando il “prelibato” Menù, per cui sono state disposte le pietanze sopra il coperchio in ghisa alluminata della “nuova” Stufa a Legna, che in modo spettacolare, decorativo e personalizzato ho previsto “inserita” nella Cucina in Muratura del “mio” Marchio Produttivo.

Gli “ingredienti” di base erano composti da:

  • Ragù a pezzettini di due Esemplari di Gallo Forcello, “tagliuzzati” ad Arte dalle mani esperte di Stefano sia “dai petti” che “dalle cosce”.
  • Tagliatelle “all’uovo” fatte a mano, “preparate” sapientemente in casa dall’insuperabile e già citata Signora Palmira.
  • Chiaramente, da buoni veneti non poteva di certo “mancare” la classica Polenta Veneta.
  • Ad aggiungersi, un contorno superlativo: i Cappucci [i “capuxi”], raccolti dal nutrito orto della Signora Palmira.
  • In una pentola in terra cotta è stato cucinato un delizioso, gustosissimo e profumatissimo Arrosto ricavato da “numerosi” Esemplari di Coturnice.
  • Sulla consistente “griglia di acciaio”, composta dal particolare piatto rotante di mia personale “ideazione”, è stato solo “in ultimo” Lavorato… ad Arte un irraggiungibile roastbeef di Cervo Maschio “giovane”.
  • Infine, Marta e la cognata Luisa [moglie di Luca], hanno dato il loro tocco finale con Due Torte “alle mele” preparate nel pomeriggio.

Senza dimenticare il Prosecco, il Cabernet, il “Palazzotto di Maculan” e le “saporite” Grappe Venete che “l’hanno fatta da padroni” facendosi apprezzare in quantità, tanto che al termine i “vuoti” non si riuscivano nemmeno a contare… e quasi verso fine serata lo stesso Stefano ha escalmato: “Marta, sei la solita… non hai messo l’acqua in tavola?!”

Nel corso della festa voluta “ma–gi-stral-men-te” da Stefano, ho registrato qualche filmato e scattato alcune fotografie che reputo essere una testimonianza indelebile della consacrazione della Nuova Taverna “Del Cacciatore”, come con Sano Orgoglio “altopianese” ho qui cercato di descrivere.

Visti i concreti risultati ottenuti ed i relativi “apprezzamenti”, posso permettermi di ri-affermare che il “marchio” OPPIS ha “Colpito ancora”… positivamente!